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19
GRAO
(dj-set)
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20
Il paradiso degli animali
di Davis James Possant
Il paradiso degli animali
di Davis James Possant
NN
editore
Dialogano
con l’autore Gianluigi Bodi e Gioia Guerzoni.
I racconti di David James Poissant parlano di relazioni. Genitori e figli, mariti e mogli, amanti o amici, i protagonisti di queste storie sono ritratti in un momento decisivo della loro vita quando, per la forza brutale dell’amore, si trovano sulla soglia di un precipizio, spinti da decisioni che loro stessi hanno preso. E sull’orlo del burrone, a ciascuno viene chiesto di fare una scelta: saltare o tornare indietro. Gli animali servono da catalizzatori, scatenano reazioni paradossali, spesso grottesche. E sono anche metafore di un territorio sospeso tra realismo e allegoria. I paesaggi sono quelli dell’America del sud, Atlanta, Florida, Tucson, ma anche Midwest e California. Non è il sogno americano ma un luogo più selvaggio e ai margini, dove fallimento e successo sono molto più vicini di quanto ci si aspetti, e il finale, lieto o triste che sia, libera sempre nuove speranze di riscatto e una profonda compassione.
Come nella poesia di James L. Dickey, che dà il titolo a questa raccolta: “Sotto l’albero / cadono / sconfitti / si rialzano / si rimettono in cammino”. Che poi è quello che tutti tentiamo di fare.
David James Poissant. I suoi racconti sono apparsi in diverse riviste e nella antologia Best New American Voices, e hanno vinto numerosi premi, tra cui l’Alice White Reeves della National Society of Arts & Letters. Con Il paradiso degli animali ha vinto il Florida Book Award 2014, ed è stato finalista al Los Angeles Times Book Prize e al PEN/Robert W. Bingham Prize.
Docente del master in Fine Arts all’University of South Florida, nel 2015 viene nominato vincitore al New Writers Award for fiction, come in passato autori del calibro di Alice Munro e Richard Ford.
Ascoltatore
vorace e onnivoro, appassionato di clubbing
U.K.,
ritmi minoritari, dance music periferiche e jam percussive, Grao
(https://www.facebook.com/graogreen) spinge selezioni eclettiche e
progressiste senza mai perdere di vista il dancefloor.
QUI le foto della serata
Di seguito il podcast della serata
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